lunedì 5 dicembre 2011

ETA' GIULIO CLAUDIA (LATINO)

ETA’ GIULIO-CLAUDIA (Modulo 1 libro 3)
Con la morte di Augusto il potere imperiale inizia ad essere trasmesso per discendenza o per via violenta.
Tacito, autore successivo dell’età Flavia, ripercorrerà la storia di Roma soffermandosi su alcune particolari fasi dell’impero come quella di Nerone e di Caligola. Essi avevano escluso il Senato dal potere chiedendo l’appoggio popolare: per questo vennero definiti da Tacito pazzi. Caligola era simile ai sovrani orientali e teneva lontano dal potere le altre istituzioni: di conseguenza si disse anche che la sua pazzia lo portò a nominare senatore il proprio cavallo; ciò dimostra quanto il Senato fosse da lui sottovalutato e tenuto lontano dal suo orizzonte politico. L’imperatore Claudio poi, affidò addirittura a liberti i compiti più importanti dell’amministrazione statale. L’età Claudia termina con Nerone; essa fu caratterizzata dall’accentuarsi dell’interesse culturale degli imperatori e dal maggiore controllo diretto o indiretto dell’imperatore sulla cultura stessa: molte opere furono messe al rogo, molti autori condannati a morte, la censura diventò pericolosa per i letterati. L’imperatore era una presenza forte all’interno della cultura anche se a volte non esplicitava i propri gusti personali (Nerone).

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