mercoledì 29 febbraio 2012

BOCHENSKI 1 (FILOSOFIA)


FILOSOFIA
1)Tratta di ciò che le altre scienze non trattano (=Arist.: la filosofia si occupa di tutto il sapere)
CONFUTAZIONI:  allora la filosofia oggi sarebbe molta di meno di quella che effettivamente è/ se si afferma che la filosofia non esiste, allora già solo dicendo ciò, si fa filosofia.
2)Indaga qualcosa che sta oltre l’intelletto (filosofia=musica, poesia)
CONFUTAZIONE: Si può conoscere solo con l’intelletto o i sensi: ciò che sta al di là non può essere conosciuto.
Bochenski: la filosofia ho l’obiettivo di spiegare la realtà. E’ per lui sbagliato attribuire un oggetto specifico alla filosofia in quanto questa è una scienza universale, il suo oggetto è l’intero, la totalità. Sono quindi da eliminare tutte quelle prospettive esclusiviste che attribuiscono alla filosofia oggetti particolari.
La filosofia è tuttavia diversa dalla scienza per il metodo: la filosofia non si preclude nessun metodo d’indagine e per il punto di vista: mentre le scienze partono da presupposti, la filosofia parte da ciò che è alla radice.
à cfr. T. D’Aquino: la filosofia è disciplina comune a tutti gli uomini: solo alla fine di un lungo percorso però uno può essere filosofo.

LEGGE
Si parla qui delle leggi scientifiche oggettive, universali e necessarie su cui si basano le scienze sperimentali o pure (matematica). Boch. Parla della legge come introduzione alla filosofia: come Platone che parla della matematica come introduzione alla filosofia.
Se la legge è universale, necessaria e anche eterna, il mondo ha invece un’origine ed è transitorio e mutevole.
-Confronto con Hume: le leggi non sono univ. E necessarie di per se. La necessità deriva dall’abitudine ad esse; le leggi sono funzioni del nostro pensiero.
CONFUTAZIONE: come mai le leggi valgono per il mondo se sono funzione del pensiero?
-Confronto con la tesi eccessiva che dice che il mondo è frutto del pensiero. La legge è l’attività secondo cui il soggetto costruisce il suo mondo. (Kant) Il soggetto opera, per Kant, secondo regole universali e necessarie e la legge che il soggetto segue mentre agisce è comunque oggettiva.
-Posizione idealistica: le leggi esistono ma trascendono la dimensione spazio-temporale. L’uomo può conoscerle più o meno bene:
 Realismo platonico: la legge esiste in se e per se, si manifesta nella realtà ed è rielaborata dall’intelletto.
 Realismo moderato (Arist.): la legge esiste nella realtà sotto forma di essenze che l’uomo può conoscere e
 rielaborare ma non sussiste in se e per se.
 Concettualismo (Ockham): la legge è solo  un concetto mentale.
Bochenski propende per un idealismo platonico.
Cfr con Marx: rapporto essere ideale-reale
Se il cristianesimo afferma la realtà della dimensione ideale, i marxisti sono si materialisti ma ammettono l’esistenza di leggi universali. La storia stessa segue leggi universali. Molti affermano che il marxismo è più idealista del cristianesimo in quanto in base al cristianesimo le leggi si fondano su Dio che però non è lui stesso una legge. L’ideale non si fonda su se stesso. Nel marxismo invece l’ideale è il livello massimo, si fonda su se stesso.

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