sabato 31 marzo 2012

LETTERATURA CRISTIANA E GIROLAMO (LATINO)

LETTERATURA CRISTIANA

Il cristianesimo si presenta come uno dei tanti culti orientali che entrano a far parte del mondo romano di questa età ma con delle sue peculiarità. Si rivolge innanzi tutto a quei componenti della società esclusi dalla religione ufficiale, ovvero le fasce più basse della popolazione che trovano nel cristianesimo una loro affermazione, si sentono parte di qualcosa. Inoltre questo culto dà risposte a esigenze quali un rapporto più diretto con la divinità e una valorizzazione delle classi più umili. Tra i cristiani si viene a creare una rete di contatti che va al di là della religione; si crea una società parallela a quella già esistente fondata sull’aiuto reciproco. Fu proprio questo motivo che le autorità iniziarono a guardare di cattivo occhio i cristiani. A ciò si aggiunse il fatto che i cristiani rifiutavano l’ossequia all’imperatore, ciò veniva visto come un rifiuto dell’autorità costituita e sentito come un tentativo di avversione all’ordine stabilito. Inizialmente il cristianesimo era costituito dalle classi più basse della società, le quali erano pressoché analfabete e quindi non disponevano di una letteratura o di testi scritti per tramandare i testi sacri. Man mano però il numero dei cristiani aumentò e con esso si ampliò anche il livello culturale dei cristiani, prendevano parte a questo culto anche classi più alte e moralmente preparate. Di conseguenza ci fu un esigenza di divulgare i fondamenti della nuova religione attraverso tesi nei quali erano racchiusi i temi principi della religione cristiana. I testi furono scritti con un’adesione pressoché totale allo stile degli autori pagani, infatti i testi avevano un stile molto vicino a quello ciceroniano. Fu proprio quest’età in cui autori cristiani iniziarono a leggere autori pagani come Virgilio o Seneca, alcune affermazioni di quest’ultimo furono lette in chiave cristiana. Si venne a creare una corrispondenza apocrifa tra San Paolo e Seneca proprio per fare vedere come ci fossero reali contatti tra i due mondi. I cristiani cercarono di ricavare dai pagani tutto ciò che poteva essere riutilizzato in chiave cristiana. Tutto ciò fu opera dei Padri della Chiesa che diedero i primi fondamenti culturali e ideologici della Chiesa. Inoltre furono presenti anche gli Apologeti che scrissero apologie, discorsi di difesa a favore del cristianesimo contro il paganesimo.

GIROLAMO

Visse tra il IV e il V secolo, nacque nella parte orientale dell’impero. A Girolamo si attribuisce la vita di Lucrezio e la sua morte a causa di un filtro d’amore, questo perché Girolamo in quanto cristiano condanna la visione che ha Lucrezio dell’amore. Girolamo si sposta a Roma, ma compie varie peregrinazioni che lo portano a contatto con i vari aspetti della religione cristiana (come l’ascetismo) ed fu proprio durante questi suoi spostamenti che si dedicò all’insegnamento e attraverso la religione cristiana fece molti proseliti. Girolamo trasmette un insegnamento molto controverso, infatti egli era molto vicino alle pratiche ascetiche ma la sua componente di divulgazione lo mise in contatto con molte persone tra cui molte donne. Egli nutrì un forte amore per le lettere latine ma anche per la purezza del cristianesimo e della sua parola. Girolamo è quindi significativo per quanto riguarda il passaggio dal paganesimo al cristianesimo. Egli tradusse anche la Bibbia (Vulgata) compiendo un vero e proprio lavoro da filologo, mise insieme le diverse versioni esistenti con l’intento di trovare un’unica versione autentica. Girolamo fu autore anche di un corpo di epistole con destinatari e contenuti vari che spaziavano dai dottrinali alla satira (con alle volte veri e propri insulti rivolti ai suoi oppositori) fino a epistole di carattere letterario.

· “CICERONIANUM EST NON CHRISTIANUM” pag 654

Racconta a una sua discepola un sogno da lui fatto in cui veniva rimproverato di essere un seguace di Cicerone e non di Cristo. Egli non adotta uno stile classico poiché sono già presenti nella lingua scritta pratiche tipiche dell’uso parlato che poi confluiranno nell’italiano come la dichiarativa introdotta da quod (vedo che...).

· TRADURRE LE SACRE SCRITTURE pag 658

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